Il Femminino Sacro, il risveglio della Donna

Nei Misteri Antichi, la Donna e la Natura erano un’Unica Cosa…

“Ciò che si fa alla Natura, si fa alle donne e ciò che si fa alla donne, si fa alla Natura”
Da sempre, le donne sono state considerate le fedeli rappresentanti della Terra, nostra Madre Natura e origine feconda. Intuitivamente percepiamo questa analogia come vera, come qualcosa che incarna una realtà evidente e ci parla direttamente dell’Essenza del Femminile…


Alle origini… Nell’epoca definita “preistorica”, dalla nostra civiltà occidentale contemporanea, nacquero molti culti della Madre Terra, culti della divinità femminile e della fertilità. Noi conserviamo nella memoria con emozione e nel profondo del nostro subconscio, le forme abbondanti e rassicuranti di statuette rituali preistoriche di donne gravide, che ci parlano molto di noi tutti e del più grande mistero che per l’Uomo è la Vita.

L’Egitto 

Più avanti, l’Egitto aprirà ampiamente le porte della coscienza, dell’anima e dell’equilibrio, attraverso la Coppia, il sacro, e l’armonia che si sprigionava da questa Alleanza e suprema complementarietà dell’uno e dell’altro. Sembra che in quest’epoca, che si può considerare “benedetta dagli Dei “, l’uomo e la donna fossero giunti ad un’osmosi, nel rispetto reciproco, incarnando sulla Terra “l’equilibrio dei mondi “, cioè dei due principi “maschile – femminile” ed anche dell’asse “terra- cielo” (mondo manifestato e mondo superiore invisibile); in tal modo le quattro direzioni erano attivate ed onorate. Questo derivava molto probabilmente dalla loro conoscenza intima delle leggi cosmiche che regolano l’universo e, nello stesso modo, le relazioni umane. Ci furono in Egitto Faraoni donne, che si elevarono fino allo stato di divinità, ma su questo oggi si insiste molto poco, non rendendosi conto che il Faraone rivestiva un ruolo di grande importanza in seno a questa civiltà in quanto rappresentava realmente il Dio Padre–Madre sulla terra.

Nella Bibbia

Il Vecchio e il Nuovo Testamento sono costellati da storie e aneddoti in cui le donne occupano molto spesso un posto, ma dove, anche se possono essere iniziate a certe conoscenze e misteri, non sono considerate come vere “Maestre”.

I fondamenti della nostra civiltà attuale si allontanano profondamente dal significato originale e dal legame molto forte e profondo con la Madre Terra feconda, la Natura.

Nonostante questo, due donne, due figure importanti del Nuovo Testamento, sono giunte fino a noi: la Vergine Maria e Maria Maddalena.

La Vergine Maria, la madre di Gesù (Yeshua) era una grande Iniziata e solo la conoscenza e le iniziazioni, acquisite lungo il corso di numerose vite, le hanno permesso di purificare e preparare la sua anima e il suo corpo fino ad essere pronta a diventare un Santo Graal, la coppa pura che avrebbe portato il Figlio di Dio, colui che avrebbe incarnato il Cristo, Figlio unico del Padre.

Maria Maddalena, la donna mistero, la donna apostolo, la “prediletta“ da Gesù, che «baciava molto spesso sulla bocca» (cf. Vangelo apocrifo di Filippo), sposa fedele, fu iniziata e divenne una grande Maestra, essendo stata direttamente formata e istruita da Lui. Ritorneremo in un ulteriore articolo sulla nozione di coppia sacra e in particolar modo su quella di Maria Maddalena e Gesù. Ciò che è meno conosciuto e rimane nascosto è che era anche un’Iniziata (una figlia di Iside), alla quale Egli ha trasmesso la luce del suo Insegnamento – come fece con il suo secondo e ben amato discepolo, San Giovanni… Il grande segreto è che Maria Maddalena visse e giunse anche lei alla Resurrezione, grazie all’insegnamento del Cristo che scacciò dal suo Essere i «7 demoni» (o «7 Peccati», cioè i «7 veli dell’iniziazione») che imprigionavano la sua anima (come quella di ogni Uomo non iniziato).

Le Grandi Iniziate mantenute nascoste dall’Egitto 

Oltre alle due donne alleate del Cristo, poche figure femminili delle Grandi Iniziate hanno potuto attraversare le tappe della Storia e giungere fino a noi, per lasciarci i loro segreti e tramandare l’insegnamento. Ricordiamo Beltane la celtica, la greca Demetra, Tara la dea tibetana buddista, Kwan Yin, Esclarmonde la catara, e in un più lontano passato, delle dee: Iside (la Madre di tutti gli Iniziati e creatrice di tutte le Scuole dei Misteri), Hathor e Maat (la sposa del Dio Thot-Hermès). Così, l’Egitto, vero crogiolo e “terra vivente delle Dee e degli Dei” accolse a suo tempo un numero di Iniziati uomini e donne. La Dea Iside fu, in effetti, realmente una donna esistita e la sola ad aver incarnato totalmente tutte le qualità della Madre Divina, del principio femminile divino. Fondò in seguito una Scuola dei Misteri che diede origine alla corrente (o stirpe) dei fedeli “Figli e Figlie della Luce”, e che si diffuse e apparve in diversi luoghi ed epoche della storia (in India, in Cina, in Grecia, in Africa…). Ciò che Iside insegnò profondamente alle donne iniziate, è che esse sono essenzialmente Figlie della Madre Terra, nel senso che devono portare come una Madre, nella loro anima e coscienza, l’Umanità intera, manifestando scientemente tutte le qualità relative alla Madre: la generosità, l’altruismo, la dolcezza, il «prendersi cura», la tolleranza… Questo è un ruolo di primaria importanza, che potremmo definire come la loro “missione divina”, l’obiettivo che non dovranno mai perdere di vista né dimenticare, se vogliono veramente che queste qualità si manifestino (sia tramite le donne che gli uomini) e si incarnino veramente sulla terra, tra i Popoli, e di conseguenza si concretizzino nella nostra realtà con decisioni ed azioni che vanno nel senso della Luce e della Giustizia universale …

Il Risveglio delle Donne oggi

È per tutti questi motivi che le donne del nostro tempo devono partire alla conquista della propria identità di Iniziate, andare alla ricerca di vere e fedeli immagini, di archetipi femminili che possono di nuovo mostrare ed aprire loro “La Strada” ed ancorarle autenticamente alla loro Natura ed Essenza. Devono ritrovare il gusto della ricerca interiore, il loro posto in qualità di alter ego nell’ambito della spiritualità. La Donna, le donne del nostro tempo devono realmente risvegliarsi, risvegliare la loro coscienza al loro potere intrinseco e a ciò che sono realmente. Esse costituiscono più della metà dell’Umanità, e contribuiscono grazie alla loro carne, anima e sangue, a sognare, a formare e a mettere al mondo ogni Essere umano… In effetti, la Grande Madre ha assegnato alla Donna un ruolo molto particolare e innegabilmente sacro: quello di essere la Guardiana e la Trasmettitrice della
Vita. Così, le donne ne sono depositarie privilegiate e rappresentano il futuro della nostra evoluzione. Sono il santo Graal e le pure rappresentanti del principio della Madre Divina… La Donna è la “Portatrice d’Acqua” della vita (come la Vergine Maria, l’alleata dell’Arcangelo Gabriele), il ricettacolo della Saggezza, della luce, di cui è portatrice all’interno di se stessa. È lei la Creatrice di vita. Ogni donna è in realtà “La Madre del Mondo” per ogni essere di ciascun regno della Madre Terra: regno dei Minerali, Vegetali, Animali e degli Uomini. Nel messaggio dei grandi Iniziati esseni contemporanei, tutte le donne sono pronte oggi ad accogliere ciò che, un tempo, era riservato soltanto alle future “figlie di Iside” (formate nelle Scuole dei Misteri).

Il “Messaggio alle Donne “di Peter Deunov, un grande Iniziato contemporaneo

Questo grande Maestro spirituale contemporaneo, Peter Deunov (Bulgaria, 1864-1944), ha dato alle donne della nostra epoca un insegnamento in una lettera intitolata “La nuova Eva o la missione della Donna Madre” (tratto da un documento intitolato ‘la Donna della Nuova Cultura’). Di seguito, vi doniamo un brano scelto da noi, per portare a vostra conoscenza la nuova Coscienza Femminile che deve rifiorire in seno all’umanità:

 “Oggi si considera la donna un essere che abbia bisogno dell’uomo e che esso si prenda cura di lei. Allora dico: “non è una donna, è un essere svantaggiato”. Secondo me, la vera donna è colei che salva il mondo, che ha le chiavi della vita e attraverso la quale si manifesta la nobile e potente forza dell’amore, colei che porta la vita. Quindi, la salvezza del mondo dipenderà dalla donna e non dall’uomo. L’uomo deve osservare nella sua vita due leggi principali. La prima legge – l’amore verso Dio – rappresenta l’uomo; la seconda legge – l’amore per il suo prossimo – rappresenta la donna. L’uomo lavora con la prima legge; la donna con la seconda.

Tuttavia, l’uomo deve utilizzare le due leggi. La seconda legge – l’amore per il suo prossimo – con la quale la donna lavora, crea le istituzioni e la società. Di conseguenza, la società contemporanea, come tutto ciò che essa comporta, è legata in particolar modo a questa donna umiliata. Allora, quale dovrebbe essere il fine a cui devono mirare la società contemporanea e gli Stati contemporanei? È quello di elevare la donna. Elevate la donna al rango che occupava prima! Mettetela al livello in cui era all’origine e vedrete che in 25 anni il mondo migliorerà. La salvezza del mondo è nell’elevazione della donna. Se non elevate la donna, o se lei non eleva se stessa, non si avrà la salvezza. Quando parlo di elevazione della donna, penso che questa idea debba impregnare la vita stessa, diffondersi non soltanto tra gli uomini, ma anche tra gli animali, le piante e i minerali e conquistare completamente il cuore umano…”

Il suo erede diretto, il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (Bulgaria 1900 – Francia 1986) affermò la stessa posizione ma in questi termini: “La natura ha dato alle donne dei poteri che non sfrutta o che sfrutta in un modo sbagliato. Occorre che prendano coscienza di questi poteri e che sappiano che da loro dipende tutto l’avvenire dell’umanità.”

Il “Messaggio alle Donne” di Olivier Manitara, grande iniziato e Maestro autentico Esseno

Nella stessa stirpe di Peter Deunov – che abbiamo citato precedentemente – Olivier Manitara (1964-2020), questo grande Maestro Esseno, ha anche lui rivolto alle donne un messaggio forte ed autentico, attraverso il suo libro “Dio la Madre” e le sue numerose conferenze colme del vivente, del suo sguardo lucido ed audace sulla nostra epoca e sui misteri della vita che non ha mai cessato di approfondire fino all’ultimo.

Anche di questo grande Maestro vi citiamo qualche brano scelto accuratamente allo scopo di farvi scoprire e sentire la bellezza della saggezza femminile che deve fiorire di nuovo per il bene di tutti gli esseri.

“Una madre vuole il meglio per suo figlio. Lei non può accettare la guerra, la malattia, l’inquinamento, la maleducazione. Ugualmente, una donna non può accettare di essere violentata, di essere fecondata da un seme qualsiasi. Il seme che entra nel ventre della donna è quello della vita, dell’amore, della saggezza. È il seme di Dio. La donna e la terra sono un tutt’uno. Se la terra non è rispettata, allora, è la coscienza femminile che è violata. Cosa pensare delle tonnellate di bombe e di prodotti chimici riversati sulla terra? Di chi è il seme? Che pensiero, che intenzione, quale anima si nascondono dietro? È amore o un oltraggio, un violare?” “La Madre del mondo chiede a tutte le donne di ridiventare la custode della famiglia, della vita, della fertilità del suolo, della pace.

La forza sta nell’unione della donna con la Terra-Madre. Là si trova la stabilità, l’anima, la convinzione profonda, l’identità. Quando una donna si unisce alla terra, diventa vera, profonda, magnetica, autentica, radicata. Non è la donna che è custode della famiglia, della felicità, è la terra per mezzo di lei, la terra in lei. Allora, la donna deve elevare la sua energia verso la bellezza in modo che conosca i segreti della bellezza. La bellezza deve diventare la spinta ideale della vita. Allora, gli uomini si inchineranno davanti alla stabilità della donna e davanti al suo ideale di bellezza. Riconosceranno la voce piena di dolcezza di Dio la Madre che si esprime attraverso le sue figlie. Solo il cuore della donna può inglobare e unire tutti i figli del mondo senza alcuna distinzione di sesso, di razza, d’ideologia politica o religiosa.” “Il proverbio dice: “Ciò che la donna vuole, Dio lo vuole”, ma che cosa vogliono le donne? Oggigiorno tutto è predisposto per distruggere le donne. Sono allevate e educate per essere uomini. Questo fa sì che perdano la loro intelligenza profonda, il loro centro…”
“Nessuno tocca un bambino o una donna, in nome del genio femminile. Questo genio è calpestato da migliaia di anni ed è tempo che si desti e si esprima, perché solo lui può arginare la barbarie crescente.”

Proteggere e rinforzare il legame tra la donna e la NATURA: una pratica ecologica globale ed autentica.

La bellezza di una pratica ecologica vera risiede nel legame fondamentale che esiste tra la Donna e l’intera Natura. È facile fare un’analogia tra l’attitudine naturale di una madre e il rapporto, anche se spesso inconscio, che si instaura con la vita e con la natura, tramite i nostri bisogni primari.

Questi ultimi non devono rappresentare il risvolto negativo o contraddittorio nascosto dietro all’idea di progresso o al concetto di civiltà. Dobbiamo ricordarci i nostri “doveri e obblighi” e provare gratitudine rispetto alla moltitudine di benefici e benedizioni che riceviamo ogni giorno della nostra vita dalla Natura, la nostra «Grande Madre». La società ha decretato la “giornata della Donna”, ma la propone come una giornata di vuoto divertimento, come pure la giornata per i Diritti dell’Uomo, del Bambino e degli Animali, unicamente per essere in pace con la coscienza… Non vi è un tale degrado dell’Essere umano difronte a tanta incoerenza? Chi forma il bambino durante i nove mesi di gestazione? La madre lo porta nel suo grembo, ma pochi si rendono conto di ciò che rappresenta veramente questo grande mistero vivente. È bellissimo inchinarsi davanti a questa relazione tra la Donna e la Natura, in quanto il nostro corpo è veramente un regalo che ci viene offerto (ma tuttavia, solo prestato) e che è ad immagine di quello della Terra. Le similitudini sono evidenti! La seconda grande analogia che parla a favore di questo legame è la sensazione che proviamo all’interno di noi stessi, nel cuore del nostro Essere, quando ci troviamo in una foresta, davanti ad un paesaggio eccezionale o per esempio davanti ad un fiore.

Nella vita di un uomo, la donna rappresenta, raccoglie e porta in sé tutto. Ella è il “Giardino dell’Eden” vivente che porta l’ispirazione come un soffio sottile e un’elevazione dei pensieri, creando ed alimentando ideali nobili ed elevati, che possono ripercuotersi su tutta la società. Nelle civiltà antiche della Grecia e dell’Egitto, la Donna preservava e proteggeva l’atmosfera dei templi e delle città. Era la Guardiana del Fuoco Sacro del focolare o del tempio, protettrice di questo culto, o l’Iniziatrice ai Grandi Misteri della Madre Divina (la Natura), e tutta la sua sessualità e psicologia avevano origine da questo rapporto intimo con la Vita, dalla sua manifestazione e fioritura. Così, poteva esistere e rivelarsi, attraverso artisti, filosofi ed ancora di più attraverso Saggi e Iniziati, il «Maschile Sacro», il viso incarnato di “Dio il Padre”. Perciò, ogni donna può diventare, nell’assoluto, con la sua coscienza, la sua volontà e la sua iniziazione ai Grandi Segreti della Madre Terra, veramente un’autentica “Madre di Dio” e fecondare l’Avvenire…


Due poesie degli autori sul Femminino e la Natura

Aura materna
Madre Natura,

Oh, tenerezza infinita, come una deliziosa armonia,

così leggera, dolce e umile presenza,

che mi pervade con tanta facilità.

Con felicità, mi sento accolto,

e la tristezza del mio cuore assediato svanisce in una pace meravigliosa,

con la semplicità di una vita gioiosa.

Riconosco il tuo cuore intenerito,

quando tutto il paesaggio gioioso, mi circonda con la sua grande benevolenza,

con il calore di una bella atmosfera.

Poi nella mia anima, ti cerco ovunque,

è il mio amore e sopra ogni cosa la mia devozione,

tutta intera nella bellezza di un volto, ti amo maestosa e senza età.

Tu sei per me la grazia di Dio,

la luce del sole radioso, contemplazione,

profonda gratitudine, una Dea che è Beatitudine.

Alain Contaret


Anima Natura

“Io sono di questa foresta la trama,

con le braccia alzate verso i cieli come fronde tese;

il mio aspetto è dolce e cortese con i miei ciottoli argentati,

che cantano nelle acque vive e chiare dei miei torrenti.

Il mio cuore avvolge le pietre, le mie cascate a levante,

il mio flusso regolare disseta, prende a palpitare nel tempo.

Il mio sguardo, puro e chiaro, si confonde nell’azzurro.

La mia chioma è liscia, lunga e ondulata,

scivola nei miei ruscelli, erbe alte, fluttua al tramonto del sole,

scorre verso la pianura, rimbalza e si arrotola, da spirali in cascate…

I miei seni, opere del cielo, si innevano sui miei monti.

Nel cuore delle mie foreste, di pini, di abeti rossi, e di faggi oscillanti,

custodisco i miei segreti, i miei cristalli di luce, i miei gioielli colorati,

rame, oro, argenti stemperati.

Mi appoggio fermamente sulle mie gambe di cedro, su cui scorrono incenso, i

miei odori balsamici, acri zuccheri affumicati.

La mia terra è rossa e ocra, così sono i miei tronchi aggrovigliati.

Lo smeraldo mi orna, con erbe selvatiche, ricami e fogliame,

trame seriche, fronde e fogliame, praterie lunghe e sagge – mi disperdo a poco a poco.
Salto di albero in albero, come uno scoiattolo, un’allodola, un fringuello,

dalla breccia allo steccato, dalle rocce ai sentieri, dalle radure ai tavolati,

dai boschetti agli stagni, dalla brina alle nuvole;

Mai la mia corsa si ferma… mai la mia vita s’interrompe…!

A volte mi fermo sui miei tappeti, respiro un po’, parlo e rido con i miei figli.

Seduta su un tappeto di margherite, morbido e soffice,

sussurro, canticchio e rido.

La mia anima è pura come un diamante.

La mia voce si eleva, come un canto nei miei riflessi,

nelle mie acque vive, nei miei venti.

Misteriosa, sbiadisco tutte le sfumature,

ravvivo ogni colore, do vita – dal più scuro al luminescente.

Plasmo, modello – con il mio fiato ed il mio sangue.

Il mio regno è la Creazione.

La mia bellezza è insuperabile, ineffabile e profonda.

Fluttuante con le mie stagioni, i miei stati d’animo si rivelano,

declinando l’energia della Terra, con i suoi amori con il Cielo.

La pioggia delle primavere, il vento sereno, la calda ed ardente luce, la creta molle e soffice, i rami sottili, il ghiaccio cristallino, il rollio dei ciottoli tra due acque,

le risa dei piccoli degli uccelli, i pizzi delle felci,

l’aroma dei narcisi, delle resine di miele,

il soffio delle libellule, il girotondo celeste delle farfalle…

Tutto questo sono Io e sono fatta di questo.

Come un quadro offerto all’occhio, non appartengo a nessuno,

ma mi offro ad ognuno, con amore.

Stesa sotto il grande velo azzurro del mio cielo,

sotto lo sguardo benevolo delle mie stelle sorelle, vibro e vivo;

con la mia testa piegata all’indietro,

la mia gola piena di piacere e risa, IO VIVO,

completamente adagiata su queste montagne che sono io.

Sono essenza di Bellezza, di Perfezione, di Purezza e di Armonia.

Spensierata davanti al girotondo delle stelle,

di questo vasto valzer celeste, godo dell’eternità che il cielo mi ha donato.

Esulto e danzo, palpito all’istante.

Vivo del Momento.

Al caldo, felice e libera,

sotto la mia volta di amante madre,

Perla vezzeggiata – Io Sono – nel cavo della mano di mio padre, libera e danzante.

Tutte le albe, tutti i tuoni ho conservato nel mio seno, tutte le nevi ed ogni fiore,

questo canto d’uccello, l’orma della lince, il ramo spezzato,

la brina della roccia, la piuma, la canna.

Non dimentico un cuore, un’anima,

ogni particella di essere che batte, le accolgo nello spazio delle mie braccia,

e tutto il mio spirito ama, in silenzio, e si commuove…

Offro allora al Sole l’immensa raccolta della Vita, cesto di amore e gioia,

curando i dubbi e i litigi;

glieli abbandono, li affido al Saggio che,

al sorgere del giorno, li condurrà verso un Luogo

ancora più puro e con rive ancora più ridenti.”

Florence Crivello

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