La Magia del Pensiero Quotidiano Esseno

Pensiero tratto dal Salmo dell’Arcangelo Michele (246: 9-18) del Vangelo Esseno degli Arcangeli – Copyright ©️ – Olivier Manitara – 2019

“L’uomo Angelo e la Maestria del serpente”

(…) Un uomo-Angelo ama la saggezza impersonale, immortale ed è naturalmente che egli si mette al suo servizio per essere una benedizione di Luce sulla terra. Qualunque cosa lui intraprenda, lui la porterà all’esterno come un cibo chiaro e limpido, semplicemente perché lui ha la visione degli Angeli e non dei corpi, strumenti di questa visione. Allora tutto respira nella grandezza, tutto è in accordo con l’universale, tutto traspare come evidente, tutto è giusto e buono.

Colui che vive per il mondo dell’uomo cercherà di essere all’altezza, di accordarsi al giusto diapason; lui filosoferà, argomenterà, sarà portatore di un tono d’esplicazione, giusto per provare ce lui porta al mondo qualcosa di unico. Si, potrà essere unico, ma non passerà la frontiera della morte, del riciclaggio e del mondo dell’uomo. Se un uomo simile cerca la dignità, lui la vorrà unicamente per lui, per l’uomo, ma non vedrà che la dignità è prima di tutto un Angelo impersonale inviato da Dio per tutti gli esseri.

In Dio il Padre, gli Dei, gli Arcangeli, gli Angeli, gli uomini, gli animali, le piante, le pietre e la Madre sono degni, ma l’uomo prigioniero del serpente non vedrà e non cercherà che la sua dignità, la sua scienza, la sua saggezza, la sua religione. Lui non considererà tutto questo che come un mezzo per sfuggire la mediocrità per levarsi nelle sfere superiori. Pertanto, lo scopo di un tale uomo non è la comunione universale con gli Angeli della dignità, ma unicamente di apparire degno, di apparire superiore.

Noi, il mondo divino, noi non accogliamo un tale uomo, noi lo lasciamo nel suo mondo e non lo cerchiamo per frequentarlo.

Noi non amiamo che gli uomini che accettano la nostra volontà e il nostro insegnamento e che lo mettono in pratica per donargli un corpo.

Noi non cerchiamo la cieca obbedienza, ma amiamo l’uomo ben educato nella saggezza dei misteri e dell’eterna Tradizione della Luce di Dio.

Noi amiamo l’uomo che pensa nella luce, che comprende e che ammaestra a sufficienza l’energia del suo corpo per realizzare e far apparire il corpo della saggezza e della Luce impersonale e pura.

Grazie al suo corpo, l’uomo-Angelo deve essere capace di creare un altro corpo per dare finalmente alla luce il corpo supremo, quello che permette a Dio di venire nel mondo degli uomini.

Dio è libero.

E’ ovvio che se Dio viene sulla terra, non è perché l’uomo l’ha voluto, impiegando una volontà particolare, un destino, un cammino (…).

AMIN

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