Pensiero tratto dal Salmo di Raffaele (30 :1-14) del Vangelo Esseno degli Arcangeli – Copyright © – Olivier Manitara 2019
“Che tutto il tuo essere sia nel movimento sottile che ringiovanisce la vita”
Io vengo.
Mi avvicino come la farfalla.
Vengo come il cielo azzurro.
Entro nel vostro mondo tramite l’armonia e lo scintillìo delle stelle.
Vengo verso di voi attraverso l’uccello che si posa su un albero e canta la melodia che risveglia tutte le forze della natura, e chiama l’erba ad uscire dal suolo e a crescere.
Io vengo come la dolce carezza dell’aria di primavera che ti apre le porte di un mondo leggero.
Voi, uomini, accoglietemi come gli alberi che emergono dal suolo e che si slanciano verso le altezze, con le radici profondamente ancorate nella Madre, e portando la leggerezza in ognuno dei vostri rami, capaci di captare il minimo soffio dello spirito.
Coltivate la volontà di andare in un’unica direzione, di salire verso i mondi della Luce fino a diventare delle fiamme nei vostri corpi, del fuoco che spande la luce nell’aria. Così, la luce della Terra raggiunge quella del cielo e delle stelle e si unisce con essa.
A me piace che l’aria sia profumata delle virtù e dei pensieri più belli, che l’aria sia consacrata al divino, al sottile, a ciò che è dolce, a tutto ciò che può nascere, slanciarsi e crescere.
Oggi ci sono sempre meno uomini-alberi, e ancor meno alberi in fiore, e non ci sono quasi più profumi che emanino dai fiori e salgano verso le altezze per aprire il cielo.
Sembra quasi che gli uomini abbiano dimenticato il mondo che sta in alto. Hanno anche dimenticato il regno che sta in basso, la natura che li porta. Pensano ch’essa sia morta, priva di sensibilità, di anima, di volontà, d’intelligenza, di esistenza. Non guardano più la natura e non vivono più con lei. Anche l’animale è diventato loro estraneo. L’amicizia se n’è andata.
L’uomo sta cementando l’albero della vita, lo sta pietrificando affinché non sia più vivo. Così l’uomo potrà stare in piedi senza radici e senza volontà di crescere per unire i suoi rami alle stelle più lontane.
Uomo, ascolta la parola e l’insegnamento: sii sempre in movimento, sempre rigenerato, rigenerante; sii sempre nell’accoglienza del nuovo, del più giovane che è la sommità del tuo albero, ma anche la punta di ciascuna delle tue radici. Tutto il tuo albero dev’essere portato dalla volontà di crescere, di scoprire il nuovo, di ricevere una buona novella.
Che il movimento sottile di captare il nuovo attraverso tutte le fibre del tuo essere sia per te una filosofia e un’arte di vivere (…).
AMIN