Incontro con l’Eternità Vangelo Esseno dell’Arcangelo Michele – Tomo 5

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La scrittura e la diffusione di testi come i Vangeli esseni testimoniano che i tempi cambiano; è giunto il momento in cui la Tradizione della Luce si rinnova.

È da molto tempo che gli Dei non parlano più agli uomini e che la tradizione dei maestri e dei profeti non è più alimentata se non tramite antichi testi sacri. Sì, nei tempi antichi gli Dei parlavano agli uomini, li guidavano, ma in seguito, la porta del mondo degli Dei è stata chiusa e gli uomini hanno dovuto tramandare la parola degli Dei studiandola e recitandola per cercare di conservarla il più possibile pura e intatta.

Oggi, grazie al miracolo inatteso della Ronda degli Arcangeli e all’avvento della Nazione Essena, la porta del mondo divino è stata riaperta e gli Dei parlano di nuovo; l’ora in cui le trombe dell’Apocalisse si fanno sentire, suona nuovamente.

In greco, «rivelazione» si dice apocalupsis (in francese «apocalypse»), che può anche essere tradotto come «ciò che è nascosto dietro il velo». Per molte persone, questa parola significa la catastrofe finale, la fine di un mondo, mentre per gli iniziati, l’Apocalisse è il libro dei segreti, quello che conserva, sotto forma di simboli, l’insegnamento celato, segreto, degli Esseni; è la dottrina segreta del Cristo e dei Figli della Luce.

Questo libro è sconcertante per le grandi immagini che contiene, specialmente quella della fratellanza di coloro che portano la bianca veste, ma anche quella della grande Bestia che governa l’umanità, il principio della menzogna e della blasfemia.

I Vangeli esseni fanno luce sul profondo simbolismo di tutte le tradizioni, dato che sono una nuova rivelazione di ciò che esiste da tutta l’eternità. Essi incarnano il principio sacro dell’uomo che parla con gli Dei e anche con suo Padre, sua Madre e la famiglia della Luce.

Certo, in questi tempi difficili, la divulgazione di una simile saggezza non è senza rischio, perché può essere fraintesa. Ma d’altra parte, ciò è più che necessario, perché quelle e quelli che aspirano a risvegliarsi e a ricevere gli strumenti necessari alla loro evoluzione non devono essere abbandonati.