Dialoghi con Madre-Terra

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i 5 Regni della Terra ci consegnano i loro Messaggi

«La vita è sacra: prendiamocene cura insieme» Per un’ecologia vivente ed il rispetto della globalità dell’Esistenza
Chi non ha sognato almeno una volta nella vita di parlare con gli animali, le piante, lo spirito dei luoghi e degli esseri viventi? Alcune tradizioni e leggende ci raccontano come questo prodigio sia possibile, come una diretta comunicazione sia avvenuta e come alcuni uomini siano ancora capaci di dialogare con l’anima degli esseri viventi. Durante una delle riunione internazionale degli Esseni in Europa – a settembre 2009 in occasione della Celebrazione dell’Arcangelo Michele – Olivier Manitara ( il rappresentante attuale della Tradizione Essena) ha stabilito un dialogo con i cinque regni della natura, quello della Madre Terra, dei minerali, dei vegetali, degli animali e dei Maestri. I cinque loro Messaggi che seguiranno – rivolti all’intera umanità rappresentano un forte e sincero appello a favore di un’autentica ecologia globale e universale…

Alle origini della vera ecologia

La saggezza essena e la sua profonda conoscenza ecologica esisteva molto prima della crisi moderna che ha concepito l’odierna idea di ecologia. L’ecologia essena non è frutto di una crisi ma di un sincero amore nei confronti della Madre, della vita e dei misteri del Padre. Così, attraverso gli Esseni, i cinque regni della natura hanno conquistato la parola. Queste parole sono preghiere intrise di saggezza e costituiscono le premesse per rispondere alle numerose domande poste dal genere umano: possono elevare la riflessione, la coscienza ecologica e la ricerca del benessere ad un maggiore livello di sensibilità, d’intelligenza e di consapevolezza. Gli Esseni sono dei terapeuti e dei pedagoghi. Per questo motivo, desiderano farvi conoscere le loro cinque preghiere portatrici di un messaggio educativo. Nell’epoca della globalizzazione, è fondamentale far conoscere le differenze e gli altri punti di vista, non solamente quelli umani ma anche le prospettive di altre forme di vita e d’intelligenza come quelle degli animali, dei minerali e dei vegetali. Per gli Esseni l’educazione e la diffusione della cultura rappresentano i principali compiti da svolgere; hanno compreso che solo attraverso la cultura e il rispetto dell’altro l’umanità non precipiterà nell’indicibile barbarie, nella stupidità, nell’inciviltà e nella violenza. Ci fu un tempo in cui noi, Esseni, abbiamo insegnato agli uomini l’importanza dell’igiene. Per questo motivo eravamo riconosciuti come guaritori. Oggi, speriamo che gli altri regni della natura siano tenuti in considerazione dall’insieme dell’umanità.

Prendere coscienza e agire

Nella nostra epoca, i regni della natura sono diventati talmente estranei alla vita dell’uomo che alcuni non credono alla loro esistenza. Anche se tutti sanno cos’è una pietra, una pianta, un animale, la maggior parte della gente è convinta che essi siano soltanto degli oggetti inanimati, una materia biologica priva d’intelligenza e di vita propria. Gli uomini pensano che il fatto di snaturare le pietre o di terrorizzare gli animali non avrà alcuna ripercussione né alcuna conseguenza sulla loro esistenza. Si tratta di una facile illusione che fa comodo. Questa concezione “senz’anima” della vita rivela un’evidente assenza di cultura, d’informazione e di una vera educazione. Se le pietre non rimangono al loro posto, se gli animali soffrono e sono ridotti in schiavitù, anche l’uomo avrà difficoltà nella sua vita poiché il lato animale che risiede dentro di lui sarà squilibrato e sofferente. Il mondo animale vive nell’uomo attraverso i suoi sentimenti e le sue relazioni e se il primo soffrirà, l’uomo perderà la sua sensibilità e avrà sentimenti estremi e instabili; conoscerà indirettamente l’inutile e assurda sofferenza che egli stesso avrà inflitto al mondo animale. In considerazione di tutto questo, non bisogna pensare che i messaggi dei cinque regni siano un’opera astratta ma un proposito per aiutare e guarire tutti coloro che lo desiderano. Ristabilire un effettivo equilibrio e inaugurare un nuovo cammino per una vita migliore, significa instaurare una nuova relazione con i cinque regni. Se siamo giunti fino al punto di distruggere tutto, indubbiamente vuol dire che su qualcosa ci saremo sbagliati: occorre possedere la giusta saggezza per riconoscerlo e agire di conseguenza.

Gli Esseni hanno ricevuto la vocazione di promuovere in tutto il mondo, in armonia con tutti quelli che vorranno unirsi a loro, la saggezza contenuta in queste cinque preghiere e di metterla in pratica con tutti i mezzi possibili. Vi riportiamo un passaggio tratto dal messaggio che la Madre Terra rivolge all’umanità affinché quest’ultima riconosca la propria responsabilità nei confronti del pianeta : Tratti dal Messaggio della Madre Terra: “Uomo, ricordati della saggia Madre che tutto ama. Cessa di distruggere tutto ciò che ti circonda. Ridesta la tua coscienza perché è te stesso che stai distruggendo. Neghi il valore della vita e ostacoli il cammino verso vasti orizzonti.”
“Non distruggere ciò che può aiutarti poiché, nel momento del bisogno, gli amici sui quali potrai contare non saranno solo uomini. Quando ti presenterai davanti alla porta dell’eternità, dove la vita non ha confini, e dovrai render conto delle tue azioni di fronte a un’intelligenza superiore, allora tutti coloro che hai liberato e guidato verso un mondo migliore durante la tua esistenza terrena si troveranno proprio accanto a te per parlare in tuo favore.”
“Uomo, ridesta la tua coscienza. Cessa di ferire e danneggiare la vita altrui perché così annienterai te stesso. Acquista coscienza della dimensione universale della vita e rivolgiti a tutto ciò che è essenziale, immenso, vivo e che conduce verso un’intelligenza superiore.”

“Il bene comune deve essere posto al di sopra di tutto. La Madre, la terra, le piante, gli animali, gli uomini e i Maestri sono il bene comune.”
Si tratta di un impegno per proteggere il bene comune, di un dono e un’eredità che lasciamo alle generazioni future…
Come usare i Messaggi dei cinque regni della Madre? Possiamo usare queste cinque preghiere in diversi modi. Prima di tutto per coltivare noi stessi, per risvegliare la nostra coscienza, per avvicinarci alla saggezza ma anche per equilibrare la nostra vita. Non dobbiamo assolutamente considerare queste preghiere come qualcosa di astratto, come una semplice opera filosofica, mistica o spirituale. Sicuramente possiamo ritrovare nelle cinque preghiere aspetti filosofici, mistici e spirituali, ma il loro fondamento è molto concreto. Le preghiere scaturiscono da un impegno reale e si rivolgono al mondo reale. D’altra parte, se correttamente comprese possono risolvere numerosi problemi che gli uomini vivono quotidianamente, visto che la natura delle relazioni che l’uomo intrattiene con la Madre Terra, i minerali, i vegetali, gli animali, gli uomini e i Maestri ha implicazioni concrete. Il successo o il fallimento della vita umana dipendono direttamente dalla natura di queste relazioni: esiste una corrispondenza misteriosa, sottile, che unisce l’uomo a tutti i regni della Madre Terra da cui dipendono la malattia o la salute, l’equilibrio o l’instabilità, l’armonia o il caos. Oggi soltanto pochi uomini conoscono questi sottili meccanismi della vita. Tutti i Maestri e gli autentici saggi hanno insegnato che tutto quello che fai agli altri ti ritorna indietro. Così le relazioni che l’individuo intrattiene con i cinque regni si ripercuotono sulla sua esistenza, influenzando la sua vita quotidiana e il suo destino. Non c’è niente di astratto in questo sapere, si tratta invece di una scienza esatta e precisa.

La vita, una biodiversità sacra

La vita è costituita da una biodiversità e da un’intelligenza universale e non dalla tirannia di un solo regno che sfrutta tutti gli altri, li distrugge e li riduce in schiavitù. Fin quando gli uomini non si risveglieranno e non considereranno gli altri regni della natura come forme d’intelligenza, anime dotate di una propria specificità e non comunicheranno con loro nel reciproco rispetto e nell’armonia, un destino oscuro aleggerà sopra le loro teste. Si sentiranno sempre di più schiacciati da un peso opprimente e insopportabile.

LANCIAMO quindi un APPELLO SENZA FRONTIERE alle donne e uomini risvegliati e di buona volontà:
Tutti gli uomini e donne che condividono la visione essena della Madre Terra devono mobilitarsi e unire le forze per diffondere questa idea affinché influenzi le importanti decisioni dell’umanità.
Per realizzare questo proposito, dobbiamo creare una rete di comunicazione, un’opera comune al di là delle differenze, un’azione che a livello mondiale miri alla difesa dei cinque regni del pianeta, cioè le forze più influenti sulla vita individuale e comunitaria. Il primo compito del nostro progetto ecologico consiste nel rendere consapevole il mondo intero dell’esistenza di questi regni e della loro connessione con la vita dell’essere umano. È impossibile vivere senza di loro poiché la qualità della vita e del nostro futuro dipende dalle relazioni con gli altri regni. Ogni essere vivente possiede uno spirito, – cioè un’intelligenza – un’anima e un corpo. Anche l’umanità è strutturata su questo modello universale e senza la guida dello Spirito assisteremmo alla rovina di tutti e al dilagare della stupidità. Se l’umanità è governata da “ciechi” privi d’intelligenza, precipiterà nel nulla, così come predicava il Maestro Gesù, grande saggio esseno: “Quando i ciechi governeranno i ciechi, tutti precipiteranno nell’abisso”.
Unirsi per proteggere il bene comune

Certamente alcuni di noi sanno che le pietre sono vive, che possiedono virtù di cui è possibile servirsi, che possiamo condividere qualcosa con un essere, con un mondo, con un’altra forma di intelligenza e di esistenza. Ciò è vero per tutti i regni anche se in effetti l’uomo volge il suo sguardo verso questi mondi sempre e solo per il proprio benessere e per la realizzazione della propria vita. Volere aiutare l’uomo non è sbagliato ma sembra che non esista altro! Oggi è necessario prendere in considerazione l’altro, occuparsi di lui e rispondere alle sue esigenze. Per questa via l’uomo ritrova il suo posto in mezzo agli altri regni, divenendo capace di ascoltarli, considerarli ed equilibrarli.
Portando armonia agli altri, l’uomo troverà a sua volta l’armonia, la felicità e la pienezza. In questo consiste il cammino della grande saggezza e dell’amore.

L’amore non può esistere se non si prende in considerazione l’altro, poiché l’amore, come l’acqua, è fatto per scorrere e irrigare e non per stagnare e imputridire. Per questa ragione la Tradizione Essena condivide le idee di chi considera le pietre, le piante, gli animali, gli uomini, i Maestri e la Madre Terra come esseri vivi e crede che la loro unione sia vitale alla sopravvivenza e alla nascita di una nuova umanità. Vogliamo diventare più forti perché un’autentica voce di saggezza e amore arrivi a tutti. Vogliamo farlo al di là di ogni litigio, polemica o spirito di superiorità, con la semplicità, l’umiltà e la volontà di metterci al servizio di una verità più grande dell’uomo e di qualsiasi gruppo, ideologia, tradizione, religione, popolo, nazione. Il bene comune deve essere posto al di sopra di tutto. La Madre, la terra, le piante, gli animali, gli uomini e i Maestri sono il bene comune. Questi sono i regni visibili che ci conducono verso i regni invisibili, sacri, superiori, quelli che conferiscono nobiltà e grandezza alla vita. Tutti gli esseri sono chiamati a trasmettere questo messaggio, anche chi non ha un’apertura spirituale verso mondi superiori ma vuole comunque proteggere la natura e i regni per preservarne la bellezza ed impedirne la morte. Lo dico e lo ripeto: non è il caso di litigare, non si tratta di volere avere ragione rispetto agli altri o di essere superiori a loro ma di trovare punti d’accordo per un’azione comune. Per stare insieme non dobbiamo necessariamente essere d’accordo su tutto. Se così fosse, la vita sarebbe triste e incolore.

Possiamo accettarci reciprocamente al di là delle differenze, possiamo imparare a conoscere l’altro senza tentare di convertirlo, possiamo rispettarci, amarci e proteggere il bene comune, la bellezza e la felicità della vita di ognuno. Sono un Esseno e sono fiero di esserlo. Mi sforzo di essere un buon Esseno e di fare onore alla mia Tradizione, ai miei antenati, a mio Padre e a mia Madre. Mi sforzo di preservare il mio modo di vivere perché penso sia utile all’umanità e alla terra. Sarebbe triste se la Tradizione Essena si estinguesse e se fosse relegata ai libri e ai musei storici! L’intera umanità avrebbe perduto qualcosa di prezioso. È triste quando una tradizione, qualunque essa sia, scompare! Anche se non sono d’accordo con alcuni punti di vista, rispetto ogni tradizione augurandole veramente tutto il meglio.
Queste cinque preghiere vanno in questa direzione e vogliamo unirci a tutti coloro che si augurano lo stesso, affinché questo messaggio arrivi al maggior numero di persone, e venga diffusa in tutta l’umanità come un appello essenziale alla consapevolezza, alla coesione, e messaggio maggiore di speranza per tutti gli esseri viventi…

IL MESSAGGIO DEGLI ANIMALI ALL’UMANITÀ “PREGHIERA DEGLI ANIMALI”

“Noi, popolo degli Animali, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre Michele.
Padre, noi siamo i tuoi devoti servitori. Tramite la Madre, noi siamo viventi e sappiamo che tu sei il sole di questa vita che riceviamo. Attraverso te, è all’uomo che si rivolge la nostra preghiera, perché è alla sua intelligenza e al suo cuore che noi vogliamo parlare. Siamo sempre stati vicini all’uomo, abbiamo sempre amato la sua presenza perché egli è per noi il nostro avvenire. Egli rappresenta il nostro futuro, la nostra evoluzione, la prossima tappa da raggiungere.
Noi non ci sentiamo tanto lontani dall’uomo, perché lo capiamo molto di più dei regni dei minerali e dei vegetali. Sappiamo che lui porta un peso nella sua vita, una carica importante perché il suo ruolo è di essere l’intermediario tra un mondo superiore e un mondo inferiore. Noi l’abbiamo capito e abbiamo voluto sostenerlo nel suo compito e nella sua evoluzione.
Purtroppo, l’uomo non è stato fedele alla sua missione e ha fatto uso della sua libertà per sviarsi dalla Luce e mantenersi in un’illusione d’indipendenza. Egli si è servito della sua creatività per generare dei demoni, degli esseri avidi di potere, di sangue e di passione.
Alcuni uomini hanno resistito e sono rimasti fedeli alla loro missione e all’intelligenza superiore. Nella loro saggezza, si sono rivolti alla Madre per chiederle di aiutarli a pulire e bilanciare questa colpa.

Nel suo amore, la Madre ci ha chiesto di sacrificarci e dare il nostro sangue e la nostra vita per soddisfare questi demoni affinché gli uomini possano trovarsi alleggeriti e continuare il loro cammino verso la Luce. Noi siamo diventati delle medicine. Abbiamo accettato di essere sacrificati e che il nostro sangue colasse per far sì che questi esseri invisibili e feroci potessero liberare la sfera dell’uomo concentrandosi sul nostro sangue. Così questi demoni venivano pacificati e l’uomo poteva continuare a celebrare l’Alleanza ed aprirci le porte dei mondi superiori. Nonostante tutto egli era ancora il liberatore.
Questa è una parte della storia dell’umanità che gli uomini hanno dimenticato e non capiscono più. Oggi, si sono fatti invadere e incatenare da queste forze perché non hanno più nessun ideale, nè obiettivi grandiosi e hanno perso il contatto e l’alleanza con i mondi invisibili che erano i soli a poter mantenere viventi la loro intelligenza, la loro anima e la loro forza.
Gli uomini, asserviti dai demoni che la loro sete di potenza aveva invocati, ci hanno condotti in schiavitù e, peggio ancora, ci hanno portato nel regno delle tenebre in cui regnano la paura e il terrore. Noi siamo infelici, tristi e ci sentiamo persi; la nostra sofferenza è permanente.
Gli uomini sono indifferenti. Non vedono in noi altro che un prodotto che vogliono utilizzare per la loro sola soddisfazione, senza mai preoccuparsi di noi. Non hanno neanche più la visione giusta delle cose. Sono invasi dall’oscurità, quella che anche il nostro sangue non può più né placare né equilibrare.

Noi veniamo sacrificati inutilmente, gratuitamente e senza altro risultato che l’accrescimento della stupidità e della cattiveria. Questo è intollerabile per noi. Non solo veniamo sacrificati per niente, ma inoltre ci tolgono la nostra dignità, la nostra bellezza, il nostro valore. Come unica ricompensa, ci mettono in una sofferenza permanente e ci fanno vivere nella paura. Nella loro incoscienza e nella loro insensibilità, gli uomini ci prendono, ci sfruttano, ci avviliscono e ci buttano. Nei loro occhi, noi siamo una sottospecie e i loro sguardi ci rinchiudono nella mediocrità.
Padre Michele, salva il nostro popolo dall’uomo che non solo non ci vede, che non si degna di guardarci, ma che per di più ci immerge in un universo di sofferenze gratuite. Non c’è nessun motivo perché noi viviamo, perché questa non è una volontà divina. Noi avevamo accettato il sacrificio perché esso era giusto e nobile. L’uomo aveva commesso degli errori e noi avevamo accettato di aiutarlo e di sostenerlo, benché non sia stato facile. Questo atto era giusto perché l’uomo ci portava verso i mondi superiori. Oggi, non è più il caso. L’uomo ha chiuso la porta per vivere soltanto nel suo proprio mondo e distruggere tutto quanto si trova intorno a lui, come se volesse autodistruggersi.

Padre Michele, insegna agli uomini, parla loro e falli ragionare loro. Che essi si destino e prendano coscienza di tutto quello che fanno e anche di ciò che sono diventati. Essi sono in una totale mancanza di rispetto, nella maldicenza, la superiorità estrema e sono si associati all’orgoglio e alla vanità. Bisogna che loro lo vedano e decidano di riprendersi per condurre di nuovo la loro vita in ciò che è giusto e nobile.
Padre Michele, che noi animali, possiamo essere liberi e vivere nella foresta vicini alla nostra Madre. Che gli uomini non si avvicinino più a noi perché allora è il terrore, lo spavento quando noi sentiamo i loro passi, le loro voci e sentiamo la loro presenza. Sappiamo che non c’è più nessuna intelligenza in loro.

Padre Michele, che gli uomini si risveglino. Che almeno smettano di fare colare il sangue gratuitamente. Noi accettiamo questo unicamente se è per glorificare un’intelligenza superiore e portare un’elevazione, un nobilitamento. Se questo non accade, allora, Padre, noi ti supplichiamo di fare intendere all’uomo questo messaggio di speranza, perché siamo proprio consapevoli che tutto si sta avviando verso la distruzione totale e globale.
L’uomo ci attribuisce anche delle contro-virtù che ci sono totalmente estranee. La crudeltà non esiste nel nostro mondo. L’uomo diventa crudele perché vi sono degli esseri invisibili che, tutto intorno a lui, lo dirigono e l’orientano.
Padre Michele, sia sentita la nostra preghiera perché noi vogliamo essere collegati agli Arcangeli per poter trovare un cammino di liberazione. Che l’uomo ridiventi il saggio, il cavaliere che dava la sua vita per una causa giusta e nobile. Egli era il protettore dei mondi, il salvatore, il benefattore, colui che portava la giustizia e la pace. Oggi, questo ricordo si è spento nell’uomo. Che noi possiamo almeno, nel nostro regno, vivere semplicemente come degli animali e non più nel terrore e lo spavento. ”

PREGHIERA DEI MINERALI ALL’ARCANGELO MICHELE

Noi, il regno dei minerali, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre Michele perché faccia passare il nostro messaggio presso il regno degli uomini.Oggi, gli uomini ci hanno tanto chiuso la porta che non sanno neppure più ciò che è una pietra, ciò che è il mondo minerale. Non parlo del concetto che se ne fanno ma della relazione viva tra noi e loro. Sono tanto lontani da noi che anche nel loro pensiero siamo astratti; non viviamo più con loro.
Gli uomini ci percepiscono come qualcosa di duro, di chiuso. Non sanno più che la virtù essenziale del minerale è la memoria. Noi, i minerali, cerchiamo di coltivare un legame col mondo degli uomini per raggiungere i mondi superiori. Da milioni di anni, portiamo in noi le mattine, i mezzogiorni e le sere dell’uomo. Lo conosciamo meglio di quanto si conosce lui stesso poiché abbiamo nella nostra memoria tutto ciò che ha visto e capito.
Siamo in loro la memoria degli antenati, delle Tradizioni, la memoria di tutti i legami – presenti o passati – legandoli al mondo divino come al mondo oscuro.
Vogliamo che gli uomini si avvicinino a noi per potere trasmettere loro tutto questo sapere poiché ne hanno bisogno. Oggi, avanzano nel mondo pensando che siano autonomi, che controllino il loro destino. Non sanno ciò che è un uomo poiché avanzando passo dopo passo nella loro vita, la scoprono giorno dopo giorno.

Abbiamo la saggezza e portiamo in noi tutte le parole, tutte le esperienze che l’uomo ha vissuto sulla terra. Siamo dunque capaci di trasmettere all’uomo, nella divisione e nel rispetto, molte saggezze che non potranno acquisire da nessun’altra parte.
Le alte sommità, i posti inaccessibili o difficili d’accesso sono ancora abitati dagli Dei poiché gli uomini non ci arrivano. Sono ancora dei posti sacri e preservati. Sì, le alte sommità sono la grandezza del regno minerale, il luogo dove un legame vivo può ancora esistere.
Padre Michele, chiedi all’uomo di venire verso di noi parlandoci poiché non siamo dei bambini ma dei saggi. Conteniamo e manteniamo la possibilità per l’uomo di risalire verso l’alto. Quando un uomo incontra difficoltà, ciò che chiamano “l’inferno”, non si gira neppure verso di noi, non cerca di stabilire contatti mentre siamo molto vicini a lui. Per la maggior parte degli uomini, siamo troppo astratti. Il legame che ci collegava è tagliato da moltissimo tempo ed è quasi impossibile comunicare.
Padre Michele, fai che gli uomini attivino in loro la memoria poiché così faranno appello alle nostre forze. Con la terra, la Madre, potremo portar loro la memoria perché possano crescere e diventare re su questa terra.

Fai che l’uomo smetta di ignorarci. Fai che l’uomo smetta di distruggerci con la sua incoscienza e le sue vaghe speranze senza base. Fai che l’uomo esca dalla sua mediocrità: pensare che sia autonomo ed ha la saggezza di tutti i mondi.

Padre Michele, parla agli uomini poiché vogliamo ritrovare questo legame con l’uomo. Vogliamo che l’uomo trovi la memoria, si rettifichi e riprenda i suoi spiriti. Che possa osservare ciò che fa a tutti i regni della Madre: la loro distruzione sistematica ed ordinata per ciò che crede di essere un più grande controllo della sua vita.

Padre, il nostro desiderio è di aiutare gli Esseni a diventare esseri coscienti, autentici e nobili, degni di tutte le gerarchie, e soprattutto onorati e puri davanti al mondo del Padre ed i mondi superiori.

Olivier Manitara 

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